NEW PERSPECTIVES IN #GLASS
SWING Design Gallery è lieta di presentare NEW PERSPECTIVES IN #GLASS, secondo capitolo – dopo NEW PERSPECTIVES IN #CERAMIC – del ciclo di mostre NEW PERSPECTIVES, volte a promuovere la riscoperta della dimensione sensoriale ed espressiva del design connessa all’importanza dei materiali. La mostra esplora l’universo del vetro attraverso lo sguardo di dieci designers, differenti per formazione, linguaggi e provenienza geografica. La galleria apre il suo spazio a un dialogo tra oggetti di design realizzati in collaborazione con fornaci e artigiani internazionali del vetro, all’interno di un percorso pensato come il racconto di nuove possibilità espressive, estetiche e formali. In bilico tra sperimentazione e tradizione, opere di: Studio Berg, Giovanni Botticelli, Riccardo Cenedella con Barbini Specchi Veneziani, Lucia Massari, Daniel Nikolowski, Sara Ricciardi, Clara Schweers, Studio Terre, Alissa Volchkova, Anna Jožová. Specchi, vasi, sculture, tavoli e bicchieri, tracciano corrispondenze tra quelle che sono le tecniche più antiche utilizzate per la realizzazione di oggetti in vetro, e i linguaggi del design contemporaneo da collezione. Storicamente, è tra la popolazione di Pompei che si diffuse la produzione del vetro. Ne rievoca la memoria la collezione di vasi POMPEI di Alissa Volchkova, mescolando l’uso di forme classiche e semplici con linee imperfette e irregolari. Questo progetto mette in discussione e sfida la nozione di bellezza, generalmente associata a simmetria, finezza e delicatezza. Studio Berg indaga la capacità degli oggetti di trasportarci attraverso il tempo e lo spazio. Lo specchio e tavoli CANDY ricordano i sapori dell’infanzia, quelli vissuti tra caramelle, bastoncini di zucchero e lecca-lecca. Riccardo Cenedella in collaborazione con Barbini Specchi Veneziani presenta per la prima volta al pubblico CRUMBLE DE VERRE, una collezione di specchi che porta avanti la sua ricerca nel riutilizzare scarti di materiali, attraverso un approccio sperimentale ispirato alla tecnica patè de verre, precedente a quella del vetro soffiato e già utilizzata in epoca Fenicia ed Egizia. Giovanni Botticelli mette in scena una piccola architettura alla quale ognuno può prendere parte mediante differenti possibilità di composizione. VETRINETTE vede alternarsi superfici trasparenti e riflettenti su una sabbia colorata che guarda alle origini materiche del vetro stesso. Il lavoro di Clara Schweers si muove tra digitale e materico. ILLUSION MIRRORS lasciano lo spettatore incapace di distinguere tra vetro, ceramica e le trame lucide delle immagini generate al computer. Tra arte, design e artigianato, i progetti di Studio Terre attingono all’estetica e alle suggestioni del mediterraneo, utilizzando antichi metodi di produzione che guardano al passato ma parlano di futuro. MS. MOSTRINI è una scultura che suggerisce la plasticità organica dell’universo marino. Forme ibride e primitive caratterizzano l’opera di Anna Jožová. Il vaso NAVA nasce dalla sperimentazione della tecnica del vetro soffiato a pressione. Strutture prese dalla natura, attraverso metodi come la fotografia, la stampa 3D e la ghisa, vengono trasferite nella forma del vetro. Daniel Nikolovski, Lucia Massari e Sara Ricciardi reinterpretano oggetti da tavola come calici, bicchieri, coppe. ENIGMA COUPE di Daniel Nikolowski rende omaggio ai calici di epoca medievale, noti per le loro caratteristiche antropomorfe. I bicchieri da cocktail STRATA di Lucia Massari per Strega Alberti fanno parte di una ricerca che dimostra la possibilità di utilizzare il vetro come una sorta di colore plasmabile. CLUMPY GLASS di Sara Ricciardi è una collezione di coppe multiuso realizzate con la tecnica della vetrofusione. Materiche e sensuali, evocano le atmosfere lente e gioiose dei pranzi della Domenica nel sud Italia.